SIRO

 

 

 

“Ci sono racconti che forse dovrebbero rimanere sepolti nella terra e dimenticati. Io, in questa storia ci sono inciampato per caso e l’ho trovata scritta su di un diario in pelle vecchio di più di cent’anni”

“… ci sono cose che la lettura non cambia… un pastore è sempre un pastore”

Siro

 

 

Un diario di pelle vecchio di oltre cinquant’anni con dentro una storia tutta scolorita, macchiata di vino, di sudore e di tante lacrime. Una storia dura come la pietra, terribile e dolce, tenuta segreta, celata nel silenzio della gente di paese, nascosta in un passato lontano riportato a galla per caso una mattina di febbraio del 2005. Una storia d’amore e rassegnazione: la storia di Siro. Siro è un pastore con mani callose e scarpe grosse. Vive insieme ai suoi fratelli e alla madre una vita misera all’ombra delle Dolomiti, resa ancora più difficile da un padre alcolizzato e violento. Guarda con occhi lucidi i bambini che vanno a scuola e desidera più di ogni altra cosa imparare a leggere finché, un giorno di mezza estate, la maestra Roberta gli regala un abbecedario. Siro studia lassù nei pascoli d’alta quota, in compagnia solamente del suo gregge e conosce mondi fantastici e lontani. Il cuore gli si gonfia di curiosità e lo spirito si raffina. I suoi occhi celesti e intelligenti, un giorno di mercato, incontrano quelli di Vera. Fra loro nasce un amore di una passione profonda e travolgente. Un amore sano, unico e impossibile a causa l’ostilità violenta del padre di lei. Siro si rassegna alla propria sorte, abbassa gli occhi, stringe forte i pugni e se ne va con le guance umide di lacrime senza immaginare quali feroci trame il destino avrebbe ordito su di lui. Ne verrà a conoscenza un po’ per volta, inghiottendo bocconi taglienti e amari fino ad invecchiare e a guardare con stupore, dal tavolo di un’osteria, con un bicchiere di rosso stretto in mano, quale sorpresa la vita può ancora riservare. Dopo tante sconfitte e così tanto dolore, finalmente una goccia di miele, una goccia piccola, dolce e preziosa. Una goccia soltanto che vale una vita intera.

Marzo 2011 – Siro – Minerva edizioni – ISBN: 978-88-7381-368-2

RICONOSCIMENTI E PREMI PER SIRO

 

 

 

 

(…tutto avrei pensato nella vita, ma mai di vincere un premio per la letteratura…)

Premio Civilitas 2011

Premio Civilitas 2011

2011 – VINCITORE del “premio Civilitas 2011” (Civiltà nella Comunità)
“per essere eclettico portavoce di una vitalità dinamica che porge il proprio talento comunicativo al servizio della crescita civile. Per la testimonianza trainante di una gioventù che conquista la libertà espressiva con le armi della cultura, rifugge le omologazioni e legge la diversità come ricchezza universale. Per l’attenzione verso gli ultimi, espressione di una dimensione umana autentica perché vulnerabile ai sentimenti e non sedotta dalle vuote lusinghe dell’avere. Per l’affermazione del valore assoluto della natura madre e maestra, misura di ogni umano limite” Conegliano, 29 ottobre 2011″
Premio Cortina d'Ampezzo 2011

Premio Cortina d'Ampezzo 2011

2011 – VINCITORE, con SIRO, del “premio Cortina d’Ampezzo per la letteratura di montagna” all’interno della manifestazione letteraria “una montagna di libri
Una bella favola cadorina, limpida come l’acque del Boite, dura come la roccia dell’Antelao, sinistra come può esserlo un bosco di larici e querce in pieno inverno. Siro è un pastore che dorme sotto le stelle, e passa le sue giornate portando le pecore al passo. Ma è un artista, un sognatore. Impara a leggere e scrivere grazie all’abbecedario di una amica, per questo viene picchiato al morte dal padre, un uomo cupo, violento e rissoso che a sua volta finirà malissimo e che il figlio odia. La luce nella sua vita la porta non solo la scrittura, ma anche Vera, la figlia del medico condotto. Con lei, che viene da una famiglia “studiata”, Siro scopre l’amore, la bellezza, la natura benigna. Con lei passa l’anno più bello della sua vita, scendendo mano nella mano giù dai monti, guardando il mare verde delle foreste del Monte Pelmo dalla terrazza del suo fienile. Francesco Vidotto racconta con ardore pieno di grazia la storia di questo amore impossibile tra due predestinati che la vita separa e al tempo stesso ricongiunge. In uno stile terso e felice come una giornata soleggiata di piena estate, ha scritto una bella favola Cadorina, dove la violenza della natura, la bestialità dell’uomo, la forza della sopraffazione riescono a stemperarsi grazie alla forza di un sentimento metafisico, come l’amore puro, motore primo di civiltà; e dove la rassegnazione di un povero pastore sognatore e puzzolente, alla fine, viene ricompensata delle molte sofferenze e del dolore subito grazie a un premio inatteso e dolcissimo.
Premio eLEGGERE LIBeRI di Trento 2013

Premio eLEGGERE LIBeRI di Trento 2013

2013 – VINCITORE del premio letterario “eLEGGERE LIBeRI” di Tione di Trento.
Siro premiato da Gabriele Biancardi (Radio Dolomiti) come miglior libro selezionato da una giuria popolare di oltre tremila lettori.
Premio Legenda Giovani 2011

Premio Legenda Giovani 2011

2011 – TERZO CLASSIFICATO al premio letterario Legenda Giovani 2011 promosso dal Comune di Ciriè (Torino)
Siro terzo classificato al premio letterario “eLEGGERE LIBeRI” del comune di Cieriè (Trento). Il romanzo è stato valutato e premiato dai ragazzi delle scuole superiori del territorio.

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