
Perché Mondadori?
Da qualche tempo, dopo la notizia che Fabro sarebbe stato pubblicato dalla Mondadori, ricevo decine di mail e lettere nelle quali mi viene chiesto il motivo di questa scelta.

Le campane del Natale
Qui in montagna le campane erano la voce dei paesi.
Raccontavano della vita e della morte attraverso il loro suonare ora festoso ora dimesso.
Scandivano le ore, i giorni di festa e le messe e poi, davano il loro meglio la notte di Natale.
C’era il campanaro che puntuale s’infilava dentro l’angusta porta del campanile, afferrava le lunghe corde di canapa, dava l’abbrivio e, in breve, si ritrovava a saltare su e giù appeso alle funi con i bambini che sbirciavano attraverso le finestre di pietra per vederlo volare.
Le campane chiamavano le persone.

Scrivere è una guerra, una dannazione e una necessità. Pubblicare è solo un incidente. Se diventa “il fine” è la fine.
Ho talmente tante storie dentro che se non escono in qualche maniera, finisco per esplodere.

Fingersi pastore per pubblicare: una storia come un’altra
Ricevo tantissime mail di persone che mi domandano quale è la strada migliore per riuscire a dare alle stampe un libro.
Rispondo sempre alla medesima maniera: “purtroppo è quasi impossibile”.
Dovrei rispondere invece: “dipende dal testo. Se è buono basta spedirlo ad un editore, avere pazienza e ricevere un bella proposta di contratto”
Ma non è così.